Strettamente interconnesso ai discorsi culturali e sociali così come alle nuove scoperte e ricerche scientifiche dell’inizio del Ventesimo secolo, il cinema, costruttore di caratteri identitari, collettivi e personali, fin dalle sue origini, ha riflettuto sulle capacità e la potenzialità di ri-configurare, ri-articolare la contemporaneità, le sue fantasmagorie e le sue paure. Nel presente contributo prenderemo in esame Nerven (Nerves, 1919) di Robert Reinert, un esempio paradigmatico al fine di sottolineare come attraverso specifiche scelte estetiche e formali il cinema abbia attuato una rielaborazione e una rinegoziazione del trauma della Prima guerra mondiale, ineludibilmente legata all’esperienza della modernità
“Nerven” (1919): Il sogno e l’allucinazione del trauma della Prima guerra mondiale e lo shock della modernità / Antichi, Samuel. - In: IMMAGINE. - ISSN 1128-7101. - 18:(2018), pp. 209-230.
“Nerven” (1919): Il sogno e l’allucinazione del trauma della Prima guerra mondiale e lo shock della modernità
samuel antichi
Primo
2018
Abstract
Strettamente interconnesso ai discorsi culturali e sociali così come alle nuove scoperte e ricerche scientifiche dell’inizio del Ventesimo secolo, il cinema, costruttore di caratteri identitari, collettivi e personali, fin dalle sue origini, ha riflettuto sulle capacità e la potenzialità di ri-configurare, ri-articolare la contemporaneità, le sue fantasmagorie e le sue paure. Nel presente contributo prenderemo in esame Nerven (Nerves, 1919) di Robert Reinert, un esempio paradigmatico al fine di sottolineare come attraverso specifiche scelte estetiche e formali il cinema abbia attuato una rielaborazione e una rinegoziazione del trauma della Prima guerra mondiale, ineludibilmente legata all’esperienza della modernitàFile | Dimensione | Formato | |
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